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1920-25: Si costruisce la casa del custode "sa domo e su piligrinu" aggiungendo due ambienti sul alto destro in continuazione con la vecchia sagrestia. L'opera fu eseguita dal Maestro Leonardo Vargiu più comunemente detto "Nenaldu Alzu". Contemporaneamente o poco più tardi fu edificata l'attuale sagrestia.
1930: Rifacimento del pavimento in piastrelle di cemento colorato: il materiale parte della messa in opera fu donato dal sin. Leonardo Vargiu che aveva attivato da appena un anno una fabbrica di piastrelle.
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L'ASPETTO ATTUALE DELLA CHIESA OTTENUTO CON I LAVORI DEL 1936-37
-1936: Con la collaborazione di tutta la cittadinanza che aveva seguito volentieri l'iniziativa promosso dal sindaco Don Enrico Garau, si aggiunsero le cappelle mancanti per ottenere un edificio completo e si rifinì la parte esterna con l'aggiunta delle arcate a rilievo che ancora caratterizzano la chiesa. Le finestre furono sistemate in modo da avere bifore in facciata e nel retro e nei due lati monofore. All'incirca in questo periodo l'apertura di due oculi nella parte alta del presbiterio, il rivestimento dei sedili della piazza e la costruzione di alcuni sedili in pietra nello slargo del punto di convergenza tra via Garau e il Viale di Seunis. Il viottolo viene allargato e vengono piantati alberi che daranno la fisionomia che il viale conserva tutt'ora a parte i Marciapiedi e l'asfalto. |
-1951: Su iniziativa del sin. Giovanni Francesco Barroccu e con l'autorizzazione dal parroco Don Celestino Branca, viene fatta una pista da ballo sul lato posteriore corrispondente al presbiteri. L'allora proprietario del Lido di
Alghero, sin. Giulio Novelli prestò gratuitamente ombrelloni e tavolini, le sedie si recuperarono da case private. La passione del sin. Barroccu per la musica aveva trascinato un gruppo di giovani nella piacevole esperienza di organizzare un complessino. Fù così che per un pò di tempo anche a Thiesi si assaporò il gusto del bel vivere e ci si sentì tutti un pò più moderni "à la page".
Gli altri interventi nella piazza sono così recenti che tutti anche i più piccoli possono ricordarli. |
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